#voglio andarmene
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Dio ma come si fa
A trovare il coraggio di andare
Anche quando vorresti restare
Dimmi come si fa a rialzarsi anche quando fa male
E continuare.
#coraggio#andare oltre#voglio andarmene#andare via#andare avanti#lasciare andare#non doveva andare così#resta con me#restare#resta anche domani#rialzarsi#alzarsi#mi fa morire#fa male#logorarmi dentro#vuoto dentro#combattere#morire dentro#credere#non abbastanza#lotta continua#continuare#ho bisogno di aiuto#mi serve aiuto#chiedere aiuto#aiutatemi#non potete capire#non pensare#come fare#non voglio stare male
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Ho paura di fare l'ennesima cazzata.
Ma sono così immersa nella merda che ne avrei seriamente bisogno. Ho bisogno di te.
Mi manchi e credo di aver perso un attimo la testa, ma sicuramente tu non provi lo stesso.
Chi cazzo perderebbe la testa per me?! Nessuno.
Però cazzo avrei bisogno di averti accanto, mi mancano i tuoi abbracci, i momenti d'affetto, tutto.
Porcoddue aiutateme.
È tutto sbagliato, ma non posso farci nulla.
#ansia#depressiv#occhi vuoti#dolore#mi manchi#ti voglio qui#non voglio pensare#depressing life#vita di merda#voglio piangere#voglio morire#voglio te#porcoddue#fumare#vita difficile#non mi importa#voglio andarmene#scappare#troppi pensieri#pensare troppo
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Sono stanchissima, ho il collo e la schiena distrutti e un'incazzatura assurda....
Che vitaccia!
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Un posto in cui non voglio stare. Un posto in cui il rispetto non esiste. L’egoismo che dilaga. Le potenzialità che non si esprimono. Dove la tua parola conta quanto quella di un lupo in mezzo al branco.
#frustrazione#lavoro#voglio andare al mare#stanchezza#nervosismo#infelicità#non voglio più soffrire#voglio andarmene#rispetto#forza e coraggio#non mollare
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ultima mattina in italia :(
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#magari smettiamo di romanticizzare e glorificare l'italia come se fosse un posto dove è impossibile stare male#io mi becco una p0rcodio di m0lestia al giorno ed esco pochissimo di casa perché ormai ho solo paura#quando è il coglione alla stazione che mi fa le foto di nascosto#quando è il vicino di casa viscido#quando lo stronzo che mi chiama “pecorella” davanti all'università#è una vita che va avanti questa cosa e ho 22 anni a malapena io sono stanca sono stanca sono stanca#l'altro giorno una donna è stata ammazz4ta a 30 minuti da casa mia. io non ne posso più voglio solo andarmene da qui#devo avere sempre paura di tutto e tutti#basta
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Vorrei poter mandare tutto a fanculo.
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Sento che mi stanno chiedendo tutti troppo, non riesco nemmeno io più a sapere cosa voglio e cosa no. Credono io abbia una pazienza illimitata ma sono stanca ormai, esplodo per niente e il mio stomaco ne risente così come il mio sistema nervoso. Vorrei andarmene, da sola, chissà dove
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Nessuno può pensare di essere un mostro
Qualunque cosa tu faccia, la più terribile, la più dolorosa, per te ha un senso, no?
Nella tua testa.
Nessuno può pensare veramente di essere un mostro.
Forse prendi il passato e lo metti in una stanza, chiudi bene a chiave e non ci torni più.
Poi incontri una persona speciale e vorresti soltanto consegnargli la chiave. E dirgli: "Apri, dai. Entra!".
Ma non puoi farlo.
Perché è buio lì.
Pieno di demoni.
E se qualcuno vedesse come è brutto lì dentro...
Io lo desidero, sai? Spalancare la porta per ripulire la stanza, far entrare la luce.
Vorrei una gigantesca gomma da cancellare e cancellare tutto.
Cominciando da me stessa.
#sono un caso perso#voglio sparire#andare via#voglio andarmene#lasciare andare#chiave#buio#demon girl#mostro#mostri#paura di me#paura di vivere#le tue paure#paura#vuoto dentro#morire dentro#logorarmi dentro#non sono niente#sono stanca#sono a pezzi#brutto#passato#tempo che passa#luce e ombra#ombra#paura di sbagliare#malessere
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Stavo leggendo i post di @arreton e la sua situazione lavorativa terribile.
Oggettivamente mi sono sentita un po' una merda a lamentarmi della mia situazione perché non mi posso lamentare troppo (e infatti giuro che del lavoro non mi lamenterò più di tanto - lo dico soprattutto a me stessa).
Però ho simpatizzato tanto per quanto riguarda il mio vecchio lavoro. Anche io, che me sono andata dopo 6 mesi, non volevo quasi andarmene anche se quel lavoro e le 3h di viaggio giornaliere mi stavo facendo andare di matto. Mi dicevo: i colleghi sono carini, il lavoro è abbastanza facile e mi sono pure abituata, il posto che mi hanno assegnato è per ricchi e io lo posso sfruttare a gratis. Che altro voglio? Però, come ho detto recentemente all'amico americano:"I don't know, something felt wrong". Era più una sensazione che una convinzione forte, eppure mi sono messa a cercare altro tra le pause pranzo e i (centellinati) venerdì in smartworking e, a ripensarci (e ogni tanto lo faccio) è stata la scelta migliore che potessi fare nella mia vita.
Poi però ho pensato a chi è intorno a me e, purtroppo situazioni peggiori della mia, ce ne sono eccome.
Infatti, c'è un ragazzo fiorentino che praticamente non vedo da mesi e che pure lavora nella ristorazione. Pure lui sfruttato fino al midollo lavora 12h al giorno e ovviamente anche nei weekend. Ha comunque i suoi 2 giorni di riposo, però, ecco nessuno lo vede più da una vita. Per carità la situazione è comunque migliore perché un contratto ce l'ha (gli hanno persino sponsorizzato il visto lavorativo), uno stipendio anche (non molto alto, però, da ste parti, chi è che lo ha alto? Almeno se campa in qualche modo...).
Insomma, la verità è che sicuramente in Italia (e al sud) la situazione è molto spesso tragica, ma non è che fuori se sta da Dio a fare i pashà eh.
È proprio sto mondo in toto che recentemente gira proprio male... dovunque uno sia.
#ovviamente non voglio dire che qualcuno ha insinuato che qua in JP si stia da dio#è solo una riflessione random scaturita dai post di arreton#la situazione è migliore? sì ma solo perché legale#(anche perché pure qua a volte non fanno i contratti e ti pagano in nero eh)#(raro ma sono discorsi che si sentono)#lavoro#giappone
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Oggi è uno di quei giorni che voglio andarmene e piangere
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tutte le esperienze negative degli ultimi 15 anni mi hanno fatto arrivare ad adesso. e adesso ho paura, vado in ansia, a stare troppo lontana da casa mia, da camera mia, dalle mie cose, dalla mia routine. qui so cosa mi aspetta, sono relativamente tranquilla e mi sembra di poter respirare
m non riesce a capirlo (chi non prova sta cosa non può capirlo forse) e invece che accettare il fatto sembra voler pungere nella nuda carne e mi accusa. so che è un suo modo per smuovermi, ma ottiene l'effetto opposto: voglio ancora più scappare e nascondermi
alla sei e mezza volevo andarmene a casa, ma siamo stati a parlare un'ora e mezza ancora per cercare di spiegarci i nostri punti di vista. lui giustamente non capisce perché in pratica non mi trasferisca da lui, io mi visualizzavo solo camera mia nel silenzio. alla fine del discorso, dopo pianti, accuse, attacchi di panico sfiorati, mi dice che è preoccupato per me perché "come la potresti prendere quando i tuoi non ci saranno più? magari non di vecchiaia, magari per un incidente". lui ha vissuto tre lutti importanti in meno di un anno quindi ha un'altra prospettiva della vita e solo il pensiero mi ha fatto venire voglia di scappare via ancora di più. non so se siamo fatti per stare insieme. mi sento una delusione
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C'è poco da fare, la mia pace la troverò lontano da qui. Stare bene solo quando si è lontani da casa è la cosa più brutta che ci possa essere. Significa non avere un posto sicuro in cui tornare, non avere radici. Non sono triste perché mi dovrò allontanare. Sono triste perché mi voglio allontanare. Perché sento la mancanza di una cosa che non c'è, di una famiglia che si è sgretolata, di una fiducia che non ho più da anni ormai. Tutti hanno un motivo per restare ma io sento solo di averne centinaia per andarmene. Probabilmente c'è molta gente che si sente come me e so quanto può essere alienante questo senso di solitudine e ricerca di pace interiore. Vorrei che tutto fosse più facile ma non lo è mai e nemmeno lo sarà.
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Esco dal posto di lavoro nervosa e lunatica, la mattina ho l'ansia di dover mettere piedi qui dentro, da una parte voglio solo cambiare e andarmene da qui e da una parte so che non troverò da nessuna parte un posto cosi.
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Pasto del sabato
Adoro vedere l'uomo eccitato a causa del mio corpo. Amo la sensazione che provo quando mi spoglio davanti a un maschio che mi vuole; mi tolgo tutto lentamente e con malizia: negli occhi e nelle movenze. Lo guardo fisso, costantemente e capisco che gli cresce dentro la brama. Divento, anzi: mi sento dentro una vera troia. Forse lo sono. Togliamo pure il "forse"! Be’: oggettivamente, con gli anni che passano lo sono diventata. Sto per farti entrare in me. Tu pensi di possedermi. Ma a tutti gli effetti il gioco lo conduco io, bello mio. Posso decidere di alzarmi e andarmene quando voglio, lasciandoti morire con l'acquolina in bocca. Ma amo prendere il membro in corpo. Tu non lo immagini: pensi di essere l'unico. Se solo sapessi! Attualmente mi faccio scopare da altri tre uomini diversi e reggo benissimo il gioco.
Ridi, ridi soddisfatto: pensi che stia morendo d'amore per te. Ma non è così. Da te voglio solo prenderlo in bocca o dove altro mi parrà, stasera. E avrò i miei godimenti, ti sfiancherò. Ti farò credere che sei il mio stallone, che mi hai sfondata, slabbrata… ma una donna ha una capacità di recitazione e una resilienza che l'uomo neppure immagina! Siamo tutte da Oscar, noi signore di una certa età. Poi mi rivestirò e tornerò a casa; stasera dovrò adempiere ai doveri del sabato con mio marito. Il resto del mio poco tempo libero dal lavoro è per i figli e la casa. Ma mi sono organizzata bene. Il lunedì pomeriggio è per la palestra e l'istruttore. Di giovedì, con l'ottima scusa degli straordinari, scopo con il mio capo, un giovanottino delicato nei modi: esile, piccolino. Ha quarant'anni e predilige il mio culo.
Sai: a lui non posso negare nulla. Oltre che darmi lo stipendio e scoparmi, mi riempie di gratifiche e regali. E gli faccio credere di essere innamorata persa di lui e del suo membro di dimensioni minime! Così piccolo che quando me lo mette nel culo quasi non me ne accorgo. Lo sento appena, quando geme e poi sborra le sue due goccine dentro di me. Che tenero! La domenica poi adoro confessarmi e immaginare il prete sudare freddo sentendo i miei racconti settimanali. Li infarcisco di dettagli e lui ne vuole sempre di più. Penso che io sia la sua telenovela preferita e la sua passione nascosta. Mi aspetto che prima o poi voglia vedermi in privato per farmi un discorsetto. Ci andrò senza slip e con le autoreggenti; siederò davanti a lui accavallando e scavallando le gambe con disinvoltura, mentre gli racconterò dei miei peccati. È davvero un bell'uomo, il nostro parroco, sai? Viene dal Gambia…
RDA
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Sentirsi dire da un genitore che la mia passione per il teatro è solo un passatempo che non mi porta a nulla è un pugno dritto allo stomaco.
Mi sento come se mi avesse presa e buttata nell'immondizia.
Non vivo di solo teatro ma ci credo tanto e una cosa del genere proprio non me l'aspettavo.
Io davvero non ne posso più, voglio solo andarmene da qui al più presto!
Sono delusa e amareggiata...
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